Cerchi d’Oro Piazza Giovanni Verga, Case di Pietra, Parco della Vite (1mqdb), Via Monsignor Ventimiglia (Catania Visionaria) – Il solo fatto di non dipingere pacchi di patatine, lo allontanava da un sistema, che nel suo vivere non riconosceva funzione. Il valore della parola, il ritorno alla memoria, sentiero fanciullo rifugio delle piccole cose, al fin di bene. (Claudio, Mario, Andrea) \ Mi rincuora avere vostre, l’altra notte ho preso il coltellino che tanto ho voluto dallo Zio, sono piccole cose che ci lasciano sentire, ricordare, amare, perdonare. L’odore della cava, il suono, la luna, le stelle, la pietra e il sogno. (Bacio allo zio)
Project Hybrids è un progetto collaborativo sviluppato dagli artisti multimediali multidisciplinari Sonja Streck e Antoine Eole
Il loro obiettivo è esplorare concetti innovativi e stimolanti nell’entusiasmante nuovo campo dell’arte ibrida. Project Hybrids spinge i confini delle forme d’arte tradizionali attraverso la sperimentazione di tecniche e materiali innovativi, fondendo performance, audio, video e media basati sul tempo con le più recenti tecnologie digitali. Il loro lavoro esplora la relazione distopica tra identità, cultura e sé, ovvero il modo in cui le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale (IA) costruiscono e informano la nostra comprensione e interpretazione del mondo che ci circonda. Antoine Eole, aka In dA WOods aprirà la mostra musicalmente con la prima esecuzione del suo nuovo album “Nuit Blanche”, allo stesso tempo Sonja Streck creerà un dipinto dal vivo al ritmo della musica. Poi si aprirà la mostra del nostro lavoro collaborativo, PROJECT HYBRIDS, che consiste in stampe di screenshot video delle opere di Antoine montati digitalmente da esposizioni multiple delle opere di Sonja, alcune delle quali anche dipinte. Su due schermi saranno proiettate le animazioni di queste opere per le quali Antoine ha composto meravigliosi “gioielli sonori”. Nel “cubo”, una camera oscura, si potrà godere un’installazione video composta da video musicali generati con l’intelligenza artificiale da Antoine. La mostra è completata dai dipinti che Sonja ha realizzato sull’argomento.
Sonja Streck originaria della Germania, ma trasferitasi a Zurigo, in Svizzera, e che ora considera Catania, Sicilia, Italia la sua casa, ha un background da artista tradizionale. Diversi anni fa ha deciso di spingere i limiti della rappresentazione bidimensionale, come la stampa e la pittura, verso una forma d’arte digitale più dinamica e frammentata. Ha scoperto che reinterpretando le sue opere fisiche originali attraverso il trasferimento e la manipolazione digitale e poi di nuovo come stampe e dipinti, ha aperto un modo completamente nuovo. Per me l’arte è un linguaggio senza parole, pensieri che diventano colori e li riflettono, Pittura e fotografia sono le mie libertà in cui mi immergo e mi dedico interamente al mio lavoro. Voglio creare qualcosa di nuovo, qualcosa che venga dalla mia immaginazione, non una copia esatta delle cose, voglio esprimere i miei pensieri, sentimenti, gioie e paure a modo mio. In Antoinè ho trovato un artista che condivide i miei pensieri, parliamo la stessa lingua con mezzi diversi, lui crea un mondo di musica, suoni e video generati dall’IA che fondiamo in ibridi nei nostri lavori congiunti, risultando in un linguaggio completamente nuovo quelli che condividiamo. Antoine Eole, originario di Parigi e ora residente a Berlino, ha un background come compositore, sound designer e sound engineer. Ha lavorato come artista freelance, componendo musica per produzioni teatrali, film e serie TV come Zazie, Elasto Culbuto e sound design per documentari e canali TV come Arte, MTV, France TV e Disney Channel. È stato uno dei fondatori del gruppo electro rock ‘Bad Pilot’ , che ha pubblicato tre album e si è esibito in tutta Europa. Oggi il suo progetto audiovisivo, in da Woods, esplora paesaggi sonori cinematografici con il lato grezzo della musica sperimentale e futuristica, mescolato a creazioni visive digitali. Sonja mi ha contattato online e, subito dopo le nostre conversazioni iniziali, è emersa l’idea di collaborare a una mostra incentrata sul concetto di ibrido. Questa mostra riunisce molteplici discipline – pittura, fotografia, musica, video e intelligenza artificiale – intrecciando allo stesso tempo i nostri due universi distinti. Entrambi affrontano temi simili, ma da prospettive diverse e complementari. In quest’era di progresso tecnologico sconfinato, qual è il posto dell’umanità? Cosa rende l’essere umano insostituibile per le macchine – o forse no? I video che presento qui approfondiscono la condizione umana nella sua forma più profonda: il nostro posto nella società contemporanea, i nostri sogni, le paure e il declino. Questi stati umani vengono esaminati e analizzati attraverso la lente dell’intelligenza artificiale. Per l’inaugurazione, Sonja eseguirà una sessione di pittura dal vivo e io presenterò la mia nuova performance audiovisiva, creata in concomitanza con l’uscita del mio ultimo album Nuit Blanche: un viaggio attraverso il paesaggio urbano notturno, fondendo ambient, futuri bassi ed elettronica cinematografica.
Macchie di colori in cielo (1mqdb)
Marco Allia – Siamo fuoco, acqua e respiro, un mattino e una notte, un passaggio dentro il giardino. Melodia e sapore di buon vino, invenzione che si mescola al sapere e al buon bere. Amicizia, rito soave, calore di un familiare che non osa chiedere se pur amando ha saputo dare, memoria di quello che è stato partecipare. (Pace) / Prometto solennemente di non rinunciare alla ricerca. Osservare, meditare, agire nella consapevolezza. Autenticità, unicità nella fragilità come nei momenti di forza. Comprendersi per comprendere, trovare l’incontro tra il presente e il futuro.
Abstract Mezzanine Living
È il cuore che continua a voler creare, l’amore come rigenerazione, solitudine dentro una moltitudine di sogni. Se non avessi compreso la ricerca artistica, forse avrei edificato altra persona, frequentato altri pensieri, la mia meta resta la libertà, il correre, l’aiutare. (Piccoli Soli d’Argilla)
Mia
La verità che mi sento con una tale pesantezza in testa che viene difficile spiegare quante motivazioni affollano il pensiero. La rivelazione delle rivelazioni è alle porte. Pace (Sicilia Sogno d’Europa) / P.h.: Sonja Streck
Mostrami il Cuore: l’arte che celebra legami, amicizia e connessioni profonde
Dal 12 al 15 dicembre 2024, Mostrami il Cuore trasformerà il Bar dei Miracoli di Catania in un luogo di celebrazione artistica e umana. Questa mostra collettiva, curata da Francesca Franco, riunisce 32 artisti che, con sensibilità uniche, esplorano il tema del cuore come simbolo di connessione autentica, amicizia e armonia tra l’uomo e il cosmo. L’evento è dedicato alla memoria di Massimiliano Frumenti, artista visionario, scomparso di recente.
La mostra, inaugurata il 12 dicembre – il giorno del compleanno di Frumenti – si propone come un omaggio non solo alla sua eredità creativa, ma anche ai legami personali e artistici che lo univano alla curatrice e agli espositori. Le opere in mostra diventano così non solo espressioni individuali, ma testimonianze tangibili di un legame profondo che va oltre il tempo e lo spazio. In un’epoca in cui le relazioni umane sono spesso mediate dalla tecnologia, Mostrami il Cuore riafferma la centralità dei legami autentici. Il cuore, qui, non è solo un simbolo biologico, ma il fulcro di connessioni emotive e cosmiche. Attraverso una pluralità di linguaggi artistici, questa esposizione celebra l’umanità come ponte tra terra e cielo, tra emozioni intime e significati universali. La mostra vanta la partecipazione di: Silvana Bonaccorso, Claudio Arezzo Di Trifiletti, Davide Gianmaria Aricò, Teresa Bellina, Virginia Caldarella, Irene Catania, Claudia Corona, Georgia Costanzo, Maurizio Di Bella, Annachiara Di Pietro, Rosaria Forcisi, Francesca Franco, Lydia Giordano, Giulia Giustolisi, Alfredo Guglielmino, Giovanni Kranti, Tony Leone, Iolanda Mariella, Giovanna Mancuso, Odette, Vincenzo Portuese, Federico Rapisarda, Marinella Riccobene, Monica Saso, Francesco Strano, Suryene, Assia Torrisi, Uta Dag, Alice Valenti, Daniele Vita, Agata Vitale e Zziny_paint. Questi artisti, ciascuno con il proprio stile e linguaggio, costruiscono una narrazione corale che esplora il tema del cuore in tutte le sue sfaccettature: organo vitale, simbolo di amicizia, centro di armonia universale. Le opere, immerse in una varietà di tecniche e materiali, intrecciano storie ed esperienze individuali in un dialogo comune che risuona nell’animo di chi vuole ascoltarle. Mostrami il Cuore è più di una mostra: è un invito a riconnettersi con le emozioni più profonde, con la propria intima natura e con gli altri. Non solo per gli appassionati d’arte, ma per chiunque voglia vivere un’esperienza che parla di legami, vita e trascendenza.
Madre Terra @ Etna
Ogni cosa che ritroviamo in natura ha un volto, l’essenza del suo vivere, comprenderla, connettersi col suo essere. Una pietra, un legno, della terra, si può avere la vaga impressione di quello che in sintonia può dare vita all’unione, lasciarsi penetrare, entrare dentro quel mondo fatto di sentimento, di percezione. La terra è insita di memoria, respira e comunica, ricorda le tracce primordiali del solco del tempo, dell’impronta del vento. Navigando tra le onde di questo mare, accogliamo un profondo fare. Dare voce allo spirito che risiede nel respirare. Il Vulcano Etna ci ha visto nascere, seguiti fin da bambini, la responsabilità di preservare. Strumento della poesia comunica l’esigenza di volare. Le curve energetiche di Madre Natura sono passione, riscatto, missione, vibrazione che risiede in tutto, documentazione da dove attingere un percorso imprevedibile, origine di un sistema primario, primitivo. Arte e Scienza, Spiritualità ed Essenza. Si pensa agli alberi come creature prive di coscienza, di ragionamento, ma nel vivere la nascita di un nuovo giorno, un ponte invisibile di una grande evoluzione dei mondi, una congiunzione tra stelle, pianeti, tra popolazioni predestinate dallo stesso avvenire. Pianterei alberi, verbo compagno, sorretti da pietre trovano nel caso l’Incastro Divino, la matrice, la materia, il parto. Ogni cosa, ogni suono saputo condurre ha elevata melodia, emoziona a distanza, protegge la danza dell’antica Famiglia dei Vulcani. (Imprints Islanda) – Giardino, casa, ingresso, saloni, corridoi, rifugio aperto a tutti i visitatori. Viaggio, visione, arricchire, nutrire lo spazio di sogno, di sano nutrimento. Mandala, radici intrecciate, memoria, argilla interrata, componimento di un futuro trascorso, un bosco, un racconto. Mi ero trasferito in un antico borgo, realizzando in confidenza col flusso progetti che mi lasciavano stanco, privo di energie ma felice e sognatore nell’anima. La visione andava accolta alle prime luci, fino alle stelle, la notte mi nutrivano per l’inizio di una nuova creazione. Preghiera e meditazione, compagne di quel correre leggeri, il non sentirsi mai soli, affiancati da chi desiderava affidarci custodia, sigillo. Bonifiche e sacramenti, senza possedimenti mi venne tolto ogni strumento per ritornare senza pentimento, all’origine, all’insegnamento. Un metro quadrato di bosco, proporzione quantica desiderosa di svegliare le coscienze dell’abitare urbano. La missione, la realizzazione di nuovi giardini, trapiantare alberi che risiedono da tempo in vaso e che hanno assorbito simmetria umana. La libertà di quelle radici nel potersi nuovamente connettere al cosmo, divenendo profonde antenne. Sogno ancora, portare avanti questo progetto, restituire libertà a quelle piante che hanno contribuito all’armonia terrestre. (1mqdb)
37 MQ
Acqua, primordiale elemento della vita, generatrice e imperatrice di memoria, madre del cielo e della terra. Credo che in tutte le case, dovrebbero esserci recipienti d’acqua, stabilizzano le frequenze, prendono nota del tempo, conducono dentro lo spazio. (Suono)
Calendario 2008 @ Cellula
Catania 12-12-2007 ore 17 (Il tramonto è uno spettacolo) – Le rotonde evitano che i fantasmi ci inseguono. Le verità sono sempre presenti davanti a noi, aspettano solo, che anche noi lo diveniamo. Più si invecchia e più sono i ricordi dove ci sentivamo vivi. Il nostro vedere è sempre più dormiente, rassicurato da luci apparenti, il nostro sapere viene colmato da scritti stampati in serie.
Volontà involontaria
Chi vive d’arte non compra carte, le sente arrivare ancor prima che si manifestano, vive in reclusione da una società in prigione, gode di ricchezze che non pesano all’animo umano. (Un piccolo dono) – Mi avrebbe fatto piacere parteciparvi, attingere, riflettere insieme sulla condizione terrena rivolta al cielo. La rinascita del profetico investito dall’eretico, il manifestare della propaganda. La regalità di un fiore radicato nell’umile dimora, il silenzio di un bosco profanato nella sua essenza, uno spazio blindato da una velocità superflua. Una spiritualità stampata in quadricromia, la privazione del contenuto. L’Acqua all’ingresso dei templi e l’astuzia di chi li governa facendoli divenire monumenti. / Se mi trovo sopra una barca in difficoltà, non penso a coloro che ipnotizzati sono incapaci di servire salvezza, cerco con tutto me stesso porre rimedio.