Catania, 5 febbraio 251 – Notte profonda di luna nascente, una luce inondò il carcere dove avevano portato Agata in fin di vita, atroci ferite guarirono, e tutte le porte si aprirono ai perseguitati cristiani, si riversarono per la città. Bianco era il colore della divisa che indossavano. Statue e spiriti guida, parole silenziose, saggezza sentono i cuori, tornare ad ascoltare la pietra. Agata sarà la liberazione della patria.
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friendship
Reclaim time
The house under the volcano
Manifesto Coscienza Rigenerante. Cemento, pavimentazioni, ne derivano macerie, rifiuti, polveri, veleni. Bisogna ricostruire l’apparato che nutre l’aria di ossigeno. Missione guida di un popolo. Fontane, salvaguardia di tutte le creaturine che intonano attraverso gli alberi, il risveglio di un nuovo giorno.
Archivio Fotografico Alessandra Saccà +39 339 5384815 www.alessandrasacca.com
Artist studio house
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Creazioni Future – Il non essere accettati resta un problema di chi non accetta. In riva al mare, confondo il mio pensare, saranno fiori o foglie, riconosco l’odore delle onde. Mia mi guarda, ha un bastone in bocca, emette suoni che ricercano attenzione. Il tabacco sembra non placare l’esigenza di respirare. Sole, sabbia, oceano, cielo infinito all’orizzonte. Seduta Mia, simbiosi universale dell’affetto, unione di più sentimenti. Molo di Levante, in te si infrangono le medaglie. Amicizia delle stelle, che di giorno sembra niente, tutto vive anche nell’invisibile sentire. Salute al lato sinistro, perché il destro sia saluto al Divino che incontro. Meccanica di un distintivo, prende ordini da un protocollo nel cassetto della causa. Parole astratte e lente prendono tempo per varcare lo spazio, dettato delle impronte. Manifesto verde urbano, rinascita spirituale, riconoscenza della vita, pranzo della sera. Caos prefabbricato non regge al flusso del panettone.
Wind auf der Terrasse
Memoria delle pietre racconta geometria dell’uomo. Vento in terrazza, oniricamente ripetitivo.
Per necessità si riparano alle radici di un albero, triste ma poetico, simbiotiche vittime, guardiania involontaria. L’accampamento scuote le nostre coscienze (Piazza S.M. di Gesù).
Abbiamo perso il buongiorno per chiederci come stiamo. Spinto dal riflesso di un ricordo ti ho immaginato figura narrante di un pensiero, ognuno di noi porta in grembo una missione.
Un giorno prezioso di profonda stanchezza e allo stesso tempo testimonianza dell’essere. Non importa come ci sentiamo, meglio quello che riusciamo a dare. Stavo per incasinarmi un piede per fotografare un grande coperchio di un’anziana pentola.
go through the door
E forse è proprio così, l’ultima semina prima del grande viaggio, non faccio politica e riconosco nella poesia, negli scritti guidati la protezione dall’alto, quella che incide sulle coscienze colpite. Nella fantasia mi piacerebbe utilizzare le loro armi, per coltivare la terra.
Questo scritto è un omaggio al Narratore Andrea Camilleri (Roma, 17 luglio 2019)
Questo dipinto nasce dal percorso che ha visto il mio nonnino varcare la porta.
And perhaps it is really so, the last sowing before the great journey, I do not do politics and I recognize in poetry, in guided writings God’s protection coming from above, that which heals the affected consciences. In my imagination I would like to use their weapons to cultivate the land.