Homero Gòmez González, signore delle farfalle venne assassinato, uno dei tanti guardiani che sono scomparsi nell’indifferenza. O ci si sveglia o tutto diverrà vano. Sant’Agata libererà il suo popolo, il Pianeta non ha bisogno di ponti, metropolitane, autostrade, oggi ha bisogno amore, rispetto. L’uomo deve tornare a nutrirsi di consapevolezza. Inutile tutto se partendo dai beni di prima necessità come l’acqua, l’ossigeno siano boicottati per interessi economici. Niente è un caso. La nostra città è stata risparmiata dalle fiamme, mentre c’è chi ancora festeggia con fuochi d’artificio, minuscoli esseri, insignificanti forse per qualcuno volavano carbonizzati privi di vita. Questo mondo non mi appartiene, questo pensare è distruggere, non essere degno del dono. Nelle scritture si evince che presto ci sarà il giorno del giudizio, tutto sembra seguire un disegno, desidero disubbidire all’uomo che tale non è. Redditi di cittadinanza per distruggere la realizzazione, il fallimento della risorsa umana. Tutti siamo chiamati a divenire guardiani, proporre il nuovo è compito contemporaneo. Rimboschimento, basta cemento, asfalto, basta sfruttamento delle risorse, bisogna nell’immediato dare un riutilizzo al rifiuto. Sembrano invisibili le navi che partono a intossicare lontano da noi cariche della nostra leggerezza, montagne scompaiono per fare spazio a discariche. L’obbiettivo di rendere il presente fatto di alcolisti è sotto gli occhi di tutti. Il mondo sta andando a fuoco, le vallette, i personaggi precostruiti appartengono al teatro del delirio. Dobbiamo riconoscerci al più presto.
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microcosmo
In Sicilia anche dalla pietra nasce speranza. Povero pazzo lo chiameranno al villaggio, forse lui non beve dal pozzo di corte. La realizzazione ha valore inestimabile, la moneta non potrà mai competere con questo autentico nutrimento dell’anima. Più alberi, meno macchine, più panchine. Continua prova, migliorarsi, riempirsi di bellezza. Se all’uomo non fosse stato dato l’accesso alla sedia, probabilmente oggi vivremmo in capanne evolute.
Donna, sedia completa il piano, comoda posa nutre spirito di vita. Frutto polposo, dolce, insidia di primavera, gelido e caldo. Tempo, miracolo, una porta con dentro casa. Etna, preistorica madre, pensiero del cosmo. Terra accoglie seme, risorse nutre, dona. Guida, coperta, federa, culla d’infinito sogno. Fertile è il cuore, una donna coltiva le sue rose. Intima passione, essenza delle stelle.
respect planet
Alla faccia del San Leonardo, ma quante collere ancora dovrò prendermi? Inutile aggiungere altro, è uno stato da sanzionare, una realtà che non ha rispetto più per nulla. Oggi ho visto un fenicottero spaesato in mezzo alla strada. (Catania, Oasi del Simeto)