Veniamo attraversati da mondi, pochi ne tengono conto.
Due chiacchiere per riconoscersi, non ricordo bene il suo volto, la sua essenza forte e dichiarata. Siamo di passaggio, testimonianze inducono a Migliorarci.
Ognuno ha il diritto di stare bene, nessuno deve essere privato del proprio benessere. Fare bene è spontaneità della buona fede, niente ha costo nell’equilibrio dell’essere.
Il verde insieme all’ambiente deve divenire priorità, il pianeta prima di tutto. Catania – Piazza Iolanda, una sola panchina in pietra poteva essere utilizzata, le altre erano piene di rifiuti, o nel peggiore dei casi urinate. Ero molto sconcertato nel vedere quella decadenza, pensavo che bastasse davvero poco a far splendere di nuovo questa città, ma niente al lato della fontana erba secca, immaginavo bulbi di stagione, magari un sempre verde, andare all’economico: Lavanda, aromatiche .. ma niente.. erba secca e decadenza. Alzatomi dopo un’attenta riflessione, l’arretratezza sulla differenziata. Quanta ricchezza viene rifiutata, quanto vetro, lamiera, ferro, organico stiamo buttando, quanti pezzi di pane. Dignità nel creare non un vuoto a perdere, trovare un valore, un commercio dai nostri rifiuti, molti senza tetto troverebbero qualche spicciolo ripulendo. Piazza Iolanda ho visto nuovi alberi, ho pensato a quello che diverranno, a quanto belli e bene facciano all’ambiente, per molti sono alberi, per me sono un presente che spera divenire futuro. Piantare Alberi è la cosa più giusta che ci sia da fare. I rifiuti li mangeremo, se non li trasformiamo noi nella maniera più giusta, invece di lasciare fare alla natura. Vetro, ferro, tutte le materie cancerogene ci torneranno negli alimenti. I rifiuti devono trasformarsi, non si può continuare a sprecare, a non dare valore.
Uso e Riuso della Materia, Memoria da salvaguardare. Civiltà/Realizzazione Bagni Pubblici Igienizzati a perdere. – Organico Piana di Catania (Riscatta Piana).
IL SIGILLO DELLA PIGNOLATA
Storie e intrighi di una pessima digestione.
Schemi antichi di un figurato ambire, cioccolato sognato in praline. Fragole e vino alla mensa, è scoppiata la beneficenza, chi sale formaggi, chi assale Re Magi. E’ Natale sotto l’albero, una gru diviene dono. Famiglia d’Inghilterra non è cielo di primavera, il gallo canta senza tregua, la zia torna dalla sera. Siamo tutti seduti, ognuno cerca la sua gloria, medaglie e scudetti, tutti bravi con i cerchietti. Non ci sono nomi in questi cassetti, solo qualche foglia volata dall’albero, spera radicarsi in una storia che non fa baldoria. Niente è certo, che l’impronta di una brocca.
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