Vocaboli, poesie, semi di un domani scompaiono, la giostra continua a girare nell’apparente ornare. Donare, tempo passato, sipario occultato. Precipitare, conseguenza dell’incessante penetrare. Andare, montare tende, sviare l’attenzione dalle reali cause. Minerali preziosi, povero uomo credeva essere al di sopra dell’animale coscienzioso. Nei periodi di maggiore oscurità, l’uomo si è sempre affidato agli animali. (Onirico Villa Bellini) / Sicilia Visionaria Sala Consiliare
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Rosa Canina
Quando sento l’odore del tuo bucato mi sento al sicuro (Teresa). Quando ritrovo gli odori di quando ero piccino ricordo, lentamente attraverso immagini, suoni prendo coscienza. Se dovessi sentire un bruciore sui palmi delle mani, mi prescriverebbero un medicinale, se sentissi di continuo il variare delle frequenze gravitazionali, o se vedessi oltre nonostante a volte mi sfugge chi ho davanti, mi dovrei fare vedere da uno specialista. L’appiattimento è alla base dell’insoddisfazione, la natura è la radice della nostra intensità, il nostro essere il derivato di una serie infinita di conseguenze. Bisogna guardarsi bene intorno prima di giudicarsi e giudicare, bisogna stare molto attenti a non cascare, siamo un dono prezioso, abbiamo tanto da poter dare. – La necessità è madre dell’invenzione. (Platone) / La mia ancora è alleata col vento. Per me New York resta la mia seconda casa, importante esserci stato, esposto, aver trascorso parte della mia esistenza a Manhattan, amato da quell’isola che ho tanto desiderato sentire dentro il mio cuore. (feeling is believing)
Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce. (Platone) / Breve considerazione sull’arte involontaria, segue.
Alla corte dei sogni
Un giorno senza pane è come un giorno senza Sole. (Abdullah) – Anche un sordo avrebbe accolto Ballantines, quel ragazzo non sbagliava affatto con le sue osservazioni così pacate. Anche un cieco avrebbe visto come parlava dal profondo del suo essere, e con quanta devozione provava condividere la realtà dei fatti. Vostro onore, quello che esponeva era in perfetta armonia con l’universo, e il vostro non averne tenuto conto lascia perplesso l’animo mio. / Dalla materia al quotidiano – Memoria, fotografare l’istante, custodirlo per l’avvenire. Incontri adornano il nostro sentire. Riconoscere, riconoscersi, andare avanti facendone tesoro. Fortezza, gratitudine, l’esserci stato, insegnamento. Si nasce ricchi dentro l’animo, la generosità è ingresso, l’autenticità garanzia. La luce di colui che gode delle piccole cose è più dorata. Inestimabile il tempo devoluto al prossimo. Avere una missione, essere missione, seguire le tracce, attendere il momento. Immaginazione, scorgere aldilà del rifiuto, uscirne il prezioso che era occultato, riscattarlo, preservarlo. Non accumulare, incastonare momenti di vita, entrarci in connessione, sentire l’intonare del canto. Tempio, casa che racconta, che viaggia in più dimensioni.
Una vita semplice
Ho portato un fiore di Araucaria in Arcivescovado. – Tavolo Dieci, bisogna avere memoria per comprendere il presente. La salvezza è affidata ai nuovi arrivati: Scorgere il respiro di un bambino Dà sollievo, vederlo correre coraggio. Rivoluzione è cambiare se stessi. La bellezza dei nostri cuori. Che il Parco della Gentilezza possa essere Benedetto, un nuovo giardino fatto di alberi e siepi, possa sorgere dentro il giardino. Dentro c’è un universo, il sigillo della porta murata. Rispetto ai senza dimora, coraggio di ascoltare senza giudicare, /opportunità. C’è parecchio da imparare, la realizzazione dei talenti. – Felice l’avervi incontrato, l’odore delle rose riporta a ricordi bambini (Balù)
Canovaccio
Potrai ammirarlo, perderti e cosa non più rara osservare i presunti satelliti spostarsi, a volte strane luci muoversi, la notte lontano dalle luci della città.
Torre Anima, Piazza Santa Maria di Gesù, Via Lago di Nicito, Adozione Verde Urbano. La conoscenza delle noci, Agave, Papiro, Il Giardino dentro il giardino, Andiamo cucciola mia. (Catania)
Wind auf der Terrasse
Memoria delle pietre racconta geometria dell’uomo. Vento in terrazza, oniricamente ripetitivo.
Per necessità si riparano alle radici di un albero, triste ma poetico, simbiotiche vittime, guardiania involontaria. L’accampamento scuote le nostre coscienze (Piazza S.M. di Gesù).
Abbiamo perso il buongiorno per chiederci come stiamo. Spinto dal riflesso di un ricordo ti ho immaginato figura narrante di un pensiero, ognuno di noi porta in grembo una missione.
Un giorno prezioso di profonda stanchezza e allo stesso tempo testimonianza dell’essere. Non importa come ci sentiamo, meglio quello che riusciamo a dare. Stavo per incasinarmi un piede per fotografare un grande coperchio di un’anziana pentola.
Letter N.
Il verde insieme all’ambiente deve divenire priorità, il pianeta prima di tutto. Catania – Piazza Iolanda, una sola panchina in pietra poteva essere utilizzata, le altre erano piene di rifiuti, o nel peggiore dei casi urinate. Ero molto sconcertato nel vedere quella decadenza, pensavo che bastasse davvero poco a far splendere di nuovo questa città, ma niente al lato della fontana erba secca, immaginavo bulbi di stagione, magari un sempre verde, andare all’economico: Lavanda, aromatiche .. ma niente.. erba secca e decadenza. Alzatomi dopo un’attenta riflessione, l’arretratezza sulla differenziata. Quanta ricchezza viene rifiutata, quanto vetro, lamiera, ferro, organico stiamo buttando, quanti pezzi di pane. Dignità nel creare non un vuoto a perdere, trovare un valore, un commercio dai nostri rifiuti, molti senza tetto troverebbero qualche spicciolo ripulendo. Piazza Iolanda ho visto nuovi alberi, ho pensato a quello che diverranno, a quanto belli e bene facciano all’ambiente, per molti sono alberi, per me sono un presente che spera divenire futuro. Piantare Alberi è la cosa più giusta che ci sia da fare. I rifiuti li mangeremo, se non li trasformiamo noi nella maniera più giusta, invece di lasciare fare alla natura. Vetro, ferro, tutte le materie cancerogene ci torneranno negli alimenti. I rifiuti devono trasformarsi, non si può continuare a sprecare, a non dare valore.
Uso e Riuso della Materia, Memoria da salvaguardare. Civiltà/Realizzazione Bagni Pubblici Igienizzati a perdere. – Organico Piana di Catania (Riscatta Piana).
Mother Earth
Sento un peso che a volte mi farebbe urlare, ma questo non è comunicare, c’è bisogno svegliarsi dalle famiglie ai governi, non si può recitare, la realtà è assai cruda, squallida per certi versi. Apparenza, vanità in dissolvenza. Arroganza, possedere attraverso dinamiche terrene, quasi giunta alla conclusione.
La terra ci ama, facciamo parte del creato, non siamo il creato. Fin quando ci inchineremo all’ignorante, saremo servi di chi ha messo muri difronte la nostra libertà, ha scavato gallerie dove far viaggiare il vuoto nel nostro sentire. Credo conoscere la strada, sono consapevole del presente, e di quelle persone che amo in quanto non posso esimermi dal farlo, spero davvero presto capiscano di cosa è fatta la loro essenza. Oggi mi ero preso un dispiacere nel trovare dopo tempo che non la vedevo, l’Araucaria trapiantata in Viale Leonardo da Vinci (Spazio Zero@Un Metro Quadrato di Bosco) era ingiallita, mi sono sentito come impotente. Osservo molto gli alberi, se non ci prendiamo cura, molti si ammaleranno e questo non è giusto, per me è un crimine, ci mettono anni a divenire lo splendore che sono. Gli alberi attraverso le radici sviluppano una connessione simile alla rete, sono prodigiosi, credo seriamente che ci proteggano. Sicuramente non sarò compreso, ma credo che l unica soluzione contro qualsiasi virus, sia benedire la terra che ci ospita, impiantando alberi, che questo gesto sia profondo, realizzato con l’anima. Mi spaventano tutti questi slogan inutili: andrà tutto bene, ce la faremo, è oppio. Mi dispiace la mia speranza vive nell’azione, e purtroppo stiamo giungendo inesorabilmente al capolinea della stupidità, l’abisso dell’ignoranza elevato a guida. Sto provando con tutti i mezzi a mettermi in contatto con chi potrebbe dare luce alla speranza, ma niente, è come rinchiusa dentro un pozzo, si sente sicura, galleggia in una falsa primavera. C’è bisogno connetterci alla terra, non tutti ma chi conosce la ragnatela. Sicilia, isola del mondo, non cerco altro che un tondo, il tempo slitta, tegola su tegola dona riparo, ma è possibile che tutto questo non sia chiaro? In verità credo che siamo messi poco bene, ci sono delle cose che un tempo erano ovvie. Per i solitari che ascoltano il sussurro del vento non è pesante restare a casa, si avverte nonostante il piacevole silenzio, l’odore agro della non vita. Una briciola è caduta, un passerotto mi ha dato speranza, solo in pochi si sono accorti, erano presenti. Chi oggi lo è? La pulsazione della terra, del mare, del cielo ha bisogno costante di conferma, noi siamo parte di questo creato, anche se le regole diverranno marziali col compiacimento dei morti che ridono. Provo dispiacere non riuscire ad esprimere per come sento, vorrei essere utile, guidare un risveglio, ma è doloroso raccontare. Coloro che sentono, portano un peso che non rende comprensibile a tutti, quello che desiderano comunicare. Sento avere un dono, potermi connettere con la terra, divenire ponte. Un pellegrino in cammino, che a volte viene divorato da un fuoco interiore. Mi è rimasta una scena ferma dentro il cuore, un potente nulla tenente. Il mondo intorno a me, è soltanto consiglio angelico, non è facile reggere l’altra corda, ma siamo qua, aspetto mettere mani in terra, provo liberazione, un giorno tornerò a dipingere. Dobbiamo pensare al futuro, non bloccare l’agricoltura, l’uomo dovrebbe prendere consapevolezza di essere solo un granello in questo pianeta, si deve ripartire dall’aratro. Questo sole è benedizione se viene compreso come opportunità, e non come contenitore di superficialità. Molte coincidenze indicano che ci troviamo noi tutti di fronte ad una grande sfida. Certo tutto è possibile, per me la cosa giusta è rimanere tutti uniti, non come capre, ma come esseri che insieme sentono. Oggi ho salutato mia madre da lontano, non è stato affatto bello.