«Credo molto alle vibrazioni delle terra attraverso le quali siamo connessi con tutto il mondo. Quando dipingo sono in uno stato di semi-trance, tutto mi è suggerito da sensazioni, emozioni e segnali». Le pietre, quelle dell’Etna, ma anche anche pezzi di legno: catanese dallo spiccato talento, trasforma tutto ciò che gli capita fra le mani e vive in un mondo fatto di connessioni, dove nulla è casuale. Un’arte ispirata dagli oggetti, o meglio, dalle vibrazioni che questi trasmettono, dalla storia che si portano dietro.
«Oggi non siamo più abituati a condividere sentimenti ed emozioni, viviamo con un costante atteggiamento di chiusura e alienazione, i semplici gesti che trasmettono emozioni, come l’abbraccio, non vengono apprezzati o addirittura vengono fraintesi. Le persone stanno dimenticando cos’è l’amore perché lo identificano con la pace, in realtà si tratta di due cose diverse: la pace dell’essere può essere raggiunta anche nell’isolamento, l’amore presuppone condivisione di emozioni ed empatia».