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New York 2007

Salutavo spesso anziani incontri di passaggio, la geometria della natura era sentiero. Attraversare i ponti a piedi mi faceva sentire lo spirito di Manhattan, mi piaceva passare dai parchi, ammirare nella semplicità i suoi abitanti. La luna mi era sempre ottima consigliera, entravo nelle comunità sentendo preghiera universale, mi ero svestito dell’inutile apparire. La direzione era scandita anche dagli odori, ogni cosa era un grande dono, il poterci essere un grande privilegio. Lo spettacolo della pioggia nelle grandi strade illuminate, la leggerezza del giocare, la fanciullezza, il sogno. – Spring in New York Sicily Contemporary Artist

1 Salutavo spesso anziani incontri di passaggio Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
2 la geometria della natura era sentiero Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
3 attraversare i ponti a piedi mi faceva sentire lo spirito di Manhattan Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
4 Mi piaceva passare dai parchi, ammirare nella semplicità i suoi abitanti Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
5 la luna mi era sempre ottima consigliera Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
6 entravo nelle comunità sentendo preghiera universale Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
7 mi ero svestito dell'inutile apparire Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
8 la direzione era scandita anche dagli odori Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
9 Ogni cosa era un grande dono Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
10 il poterci essere un grande privilegio Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
11 lo spettacolo della pioggia nelle grandi strade illuminate Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
12 la leggerezza del giocare Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
13 la fanciullezza Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007
14 il sogno Spring in New York Sicily Contemporary Artist 2007

the piano colours

E così una mattina scrivo il ricordo di una sera.

All’improvviso l’immagine di un amico appena incontrato mi spolvera un pensiero, siamo tutti aggrappati a un legno chiamato speranza, non importa la distanza, non importa la salute, importa la coscienza, il cammino dell’occhio che parla al cuore. Una casa, una stanza, finestre chiuse riparano dal freddo, conservano gli odori, il silenzio, la musica, l’energia tiene compagnia, protegge, nutre. Apro le finestre, luce entra, odori di una notte prendono confidenza col cielo, mura respirano sogni trascorsi, li barattono col futuro, vento strappa l’offerta, pioggia ricorda, poco cresce senza la mia danza, sole scalda, luna innamora. Resto intatto alle tradizioni, l’odore del caffè al mattino, l’alito del tè al pomeriggio, al centro del tavolo dopo il tramonto accompagna la mia notte una fiamma, riempie lo spazio dentro e con poco margine fuori, di luce bella, luce calda. Scivola la musica, allieva, amplifica, nutre, solidifica, intensifica, rende vive le immagini, mi piace la dolcezza, fragilità di quando signora Armonia accarezza le nostre teste, ci sentiamo così bene da temere la lontananza futura di quel passaggio, che anche un fiore a distanza riconosce. A casa fin quando hai tre uova, un pacco di farina, un pugno di sale, due arance e tre limoni, del caffè, un sorso di vino e quattro amici, sei ricco. Colori belli, contenuti intimi, evocazione memoria, passaggi di ogni luna, cuscini comodi ma non troppo, riconoscente allo specchio d’oro, fantasia galoppa, portami via.

trip

prima alba

 

Siamo meno di niente, e allo stesso tempo siamo tutto. Siamo oceani, e allo stesso tempo siamo misere gocce d’acqua. Siamo occhi che guardano, scrutano, cuori che battono, corpi che respirano, siamo esseri che bramano, e a volte amano, e proprio nell’amore noi sentiamo la nostra realizzazione. Ma poi in fondo che cos’è l’amore, se non mettere colore, nel quadro universale della vita.

prima alba