Volare, varcare confini, lavoro di passione, seria missione. Riconoscere il pensiero animale è la base, osservare quello vegetale è l’origine, arrivare a scorgere la voce dalla pietra è la meta. Media Unificati Informano di Forze Belliche dalla Sicilia in Missione di Pace. Abiuro, terrore su terrore (Armistizio). Terribile quanta ingiustizia nell’uso della parola. Rivolgetevi al Padre in condizioni di lutto, Anziano è il Dolore. – Omaggio all’Amicizia. Con Mia camminiamo per la città, ora che sta arrivando il freddo molti amici che non hanno riparo lasciano l’insoluto nelle nostre piccole mura. (Riscatto dei Talenti) / Via Giordano Bruno Immacolata Concezione Misericordia della Parola, Cerchi d’Oro Il Parco Ritrovato, Piccoli Soli d’Argilla Protezione delle Stelle, Mezzanine Living. (Catania Visionaria) / Piazza Giovanni Verga
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L’impercettibile diventa ingresso
Senza parole che non contengano profonda gratitudine. Il pensiero vegetale è rivolto alla vita, devozione alla bellezza, tutto prende forma attraverso le radici. Aromi, odori, la compostezza di un albero col suo dono. (Il Giardino dentro il giardino) – Circolarità del suono, nutrimento del canto. Stesicoro Perplesso (Villa Bellini)
Presente custodisce passato, vita protegge storia, natura vibra e racconta. Geometria della semina, campo di gioco, armonia dell’universo. Trasmutazione della forma. Occhio scruta ma non osserva. Trifoglio, fertilità della Terra. Venere, Piazza Giovanni Verga – Acqua Bene Comune. Candela trovata porta il flusso delle onde, ciottoli tornano respirare dimensione propria, foglie del tè diventano oceano. La complessità dell’esistenza (Il Parco Ritrovato)
Archi della Marina. Se lo trovo aperto, trovo casa / Bar dei Miracoli (La leggenda delle piccole cose) Pozzo di Gammazita – Principessa Mia / Oasi Playa
Rising Moon
Assai acquista chi perdendo impara. Michelangelo Buonarroti (1475-1564) – La notte si allungherà, sono davvero in pensiero. I miei occhi lacrimano soli a sentire ciò che potrebbe accadere. Arrivati al punto si dimenticarono della partenza. Pace in Terra
Luna Nascente. Spagna, erano orgogliosi di aver catturato un mostro marino. Io direi lasciare in pace il primitivo. Rallentare la marcia. Trasformazione. Fin quando risiede Rifiuto il Pianeta verrà Devastato dall’Ipocrisia. Non basta togliere dalla strada e nascondere all’Occhio del Cuore. Risorse economiche, coscienza, tutto si realizzerà, le discariche hanno il tempo contato. Uso e Riuso della Materia, Cerchi d’Oro.
the imaginary park
Non mi dite che non ci siano responsabilità terrene che non conoscano il futuro!
Lontano dai fuochi d’artificio, Oasi del Simeto. Catania – Credo che innaffiare gli alberi in città sia un passo avanti. Autobotti comunali, anche i vigili del fuoco potrebbero la notte contribuire alla salvaguardia. Le due fontane di Piazza Giovanni Verga, due sculture di marmo, le vasche erano sprovviste di acqua, pensavo ninfee e carpe, edera dentro il Parco Immaginario, Visione che tutto salva.
Centrali del Latte. Emergenza Rifiuti non viene presa in considerazione. Riutilizzo, contribuisce non solo ecologicamente. Siamo piombati in un mondo di aperitivi e aria sempre più malsana, l’armonia risiede nel verde, nella terra e in tutti gli elementi.
The Royalty of Mother Earth
“CERCHI D’ORO AMO/RE AMOTE” LA PERFORMANCE D’ARTE E MODA PER UNA RINASCITA SPIRITUALE COLLETTIVA
CATANIA – “La moda a servizio della natura”. Questo il liet motif del concept event “Cerchi d’oro Amo/Re AmoTe” che Giovedì 17 Settembre, alle ore 19.00, vedrà sfilare l’esercito della bellezza di oltre 69 modelle, con capi realizzati per l’occasione dai talentuosi stilisti della Maison Du Cochon e della cattedra di Storia del Costume per lo Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Catania, capitanato da Liliana Nigro, da Palazzo Grimaldi nel cuore di piazza Giovanni Verga percorrere tutta la piazza per una catarsi spirituale che vedrà tra l’indifferenza della quotidianità abbracciare gli alberi e quel che resta della natura tra smog e frenesia di un mondo votato al lavoro e alla solitudine sociale. “Un evento pensato e creato in tandem da Liliana Nigro e Claudio Arezzo di Trifiletti- dichiarano gli organizzatori del primo evento siciliano dedicato alla moda e alla natura nel caos cittadino metropolitano- dove un simbolico e virtuale abbraccio come un cerchio d’oro sarà il segno di un binomio indissolubile che affonda le radici nell’amore e fa risuonare nel vento la voce della natura che chiama ed urla la nostra presenza per la costruzione di un domani a misura d’uomo”. Ritornano di nuovo protagonisti tutti gli alberi, già simbolo di una precedente performance artistica realizzata da Claudio Arezzo di Trifiletti, dipinti con dei cerchi d’oro come inno alla vita. Backstage dell’evento l’esclusivo giardino di Palazzo Grimaldi offerto da Enrico Grimaldi di Serravalle.
Elisa Guccione (SICILIANPEOPLE)
Green Christmas
Davanti a me alberi Eretti immobili Diventan mobili Soddisfan nobili – Davanti a me foglie Che nutrono le voglie Di chi respira in grande E poi sarà più forte – E’ un bambino che cade La folla gli applaude E lui si sente più forte Lui non teme la morte – E’ un mercato che applaude A un bambino che cade Ti riporta al presente Ti fa amare la gente – Questo albero d’oro è divino per me Questo cielo che mamma mi dice: “Cos’è?” Questo sole che entra nelle magie del viso – Questa terra mi dice che qualcuno ha deciso Che non siamo all’altezza dei doni che abbiamo – E camminiamo da soli anche se stiamo per mano Che aspettiamo qualcuno che ci dorme vicino, ma sul divano – E che sto mondo è lo specchio di come ci comportiamo E tutti vorremmo cambiarlo ma poi non ci riusciamo – E guarda ogni cerchio d’oro Non è messo lì solo per decoro Ma è messo lì per ricordare Che non puoi vivere senza amar – Questo albero d’oro è divino per me Questo cielo che mamma mi dice: “Cos’è?” Questo sole che entra nelle rughe del viso – Questa terra mi dice che qualcuno ha deciso Che non siamo all’altezza dei doni che abbiamo E camminiamo da soli anche quando stiamo per mano – Che sto mondo è lo specchio di come ci comportiamo E tutti vorremmo cambiarlo ma non ci riusciamo.