Archivio tag: artista contemporaneo

The Unknown Eleven

Gli Artisti Sono segnali da seguire (2012)

Gli Artisti Sono segnali da seguire (2012)

L’Incognita dell’Undici

Tempo, mistero, imprevedibile sentiero, preghiera dei saggi accompagna il passo. Un’antenna riceve messaggi, ripetitore d’alchimia. Allungato il sentiero, riscoperto un forno, ascolta musica celestiale, un borgo custodisce antiche primizie, canto tossisce nascita. Una mollica attira l’occhio di un passerotto, un passerotto scorge un passante osservare il rosso di una coccinella. Onde, flussi di energie s’incontrano, completano, perdonare è l’andare, oltrepassare il sipario, vittime e artefici ci ritroviamo. C’è un undici dopo il dieci, ribellarsi a tutte le barriere che dividono. Un giorno potremmo raccogliere pomodori da una piazza, vedere nascere un cavolo sotto l’antico albero, sentire l’odore delle rose in mezzo al traffico degli odori.

La Tabellina dell 11 (2008)

La Tabellina dell 11 (2008)

The moon inside the heart

La luna nel cuore

La luna dentro il cuore

passaggi d’autore

Mondi raccontati alla luce del sole

dimensione minimale

psicofantasy mezzanine living

the clover family

Uno storico una notte mi confidò Trifiletti/Trifoglio, visionario per come mi son voluto donare, il caso mi ha portato ad ascoltare un contadino, che riconosceva un terreno fertile proprio da quel Trifoglio, col tempo ho notato che è forte e sopratutto innocuo e riempie vallate di grazia. Penso che sia una rarità essere Quadrifoglio, però allo stesso tempo accontentiamoci del contenuto delle nostre azioni, che fanno fede ad un motto assai antico e ancor più potente, non chiama in causa titoli, quelli son fatti di mattoni e satelliti, no chiama la semplicità che ci contraddistingue nel vivere in modo umile anche se a volte un po riccio. Occhio alle volpi, e felice di condividere un tetto, che anche se ormai frazionato in tegole, il telaio, la struttura è più che viva, ed è la nostra famiglia.

Mezzanine Living – Riparo dal Caos

One historian told me one night that as a Trifiletti (Clover), I am a visionary for how I wanted to give myself to the greater good. The case led me to listen to a farmer who recognized that this was fertile ground of Trifoglio. Over time I noticed that it is strong and above all harmless and fills valleys with grace. I think it is a rarity to be a fourleaf clover, but at the same time lets us be satisfied with the content of our actions, which bear witness to a very ancient and even more powerful motto. It does not call for titles, those are made of bricks and satellites. No, it calls for the simplicity that distinguishes us in living in a humble way even if sometimes a little eccentric. Watching out for the foxes, and happy to share a roof that even if broken into tiles, the frame, the structure is more than alive, and it’s our family.

Spiritual Connection Catania Iceland

Rangárþing eystra – Þingvellir National Park – Grindavík – Reynisfjara

Painting Imprints Hallgrímskirkja World needs love Palazzo della Cultura Catania

Painting Imprints Hallgrímskirkja World needs love Palazzo della Cultura Catania

Pensieri di un quadernetto.

Ragazzo uscita metro, esce dando un buongiorno a tutti.

Painting Imprints Give Space Palazzo della Cultura Catania

Painting Imprints Give Space Palazzo della Cultura Catania

Ragazzo raccoglie del pane da terra, mettendolo nella giusta luce.

Painting Imprints Datemi Spazio Palazzo della Cultura Catania

Painting Imprints Datemi Spazio Palazzo della Cultura Catania

Pensiero di un cane: negli odori trovo le mie letture.

the piano colours

E così una mattina scrivo il ricordo di una sera.

All’improvviso l’immagine di un amico appena incontrato mi spolvera un pensiero, siamo tutti aggrappati a un legno chiamato speranza, non importa la distanza, non importa la salute, importa la coscienza, il cammino dell’occhio che parla al cuore. Una casa, una stanza, finestre chiuse riparano dal freddo, conservano gli odori, il silenzio, la musica, l’energia tiene compagnia, protegge, nutre. Apro le finestre, luce entra, odori di una notte prendono confidenza col cielo, mura respirano sogni trascorsi, li barattono col futuro, vento strappa l’offerta, pioggia ricorda, poco cresce senza la mia danza, sole scalda, luna innamora. Resto intatto alle tradizioni, l’odore del caffè al mattino, l’alito del tè al pomeriggio, al centro del tavolo dopo il tramonto accompagna la mia notte una fiamma, riempie lo spazio dentro e con poco margine fuori, di luce bella, luce calda. Scivola la musica, allieva, amplifica, nutre, solidifica, intensifica, rende vive le immagini, mi piace la dolcezza, fragilità di quando signora Armonia accarezza le nostre teste, ci sentiamo così bene da temere la lontananza futura di quel passaggio, che anche un fiore a distanza riconosce. A casa fin quando hai tre uova, un pacco di farina, un pugno di sale, due arance e tre limoni, del caffè, un sorso di vino e quattro amici, sei ricco. Colori belli, contenuti intimi, evocazione memoria, passaggi di ogni luna, cuscini comodi ma non troppo, riconoscente allo specchio d’oro, fantasia galoppa, portami via.

fantasy and reality

Se l’offesa subita, fosse frutto dell’infantile conseguenza,
tutto prenderebbe altro peso.
Settimo Ponte

fruit of Imagination

Nuvole fluttuano trasportate dal vento, insieme polvere, cenere, il pianeta tutto respira. Batte un cuore Universale, siamo fatti di cellule, siamo cellule.

#privatecollectionimprintsofpeace
Installazione Antropologica Datemi Spazio
Portali Quantici Pittura Cosmica
1.1.2019 h.13/21 – Fino al 6 Gennaio h.9/19

Catania City Municipality

Città del mondo

Urbes mundi

C’è chi si chiede chi sarà il prossimo assessore alla cultura, come se Catania in questi anni sia cresciuta culturalmente, non desidero attaccare nessuno, ma davvero stiamo vivendo in un parco giochi, la parola ha perso davvero contenuto, crediamo che la cultura sia la mostra di un grande artista, ci esibiamo in manifestazioni, slogan, grandi promesse, e da grande metropoli quale crediamo vivere diventiamo un rebus dove i primi a scioccarsi ed innamorarsi di questa terra e dei suoi abitanti sono i turisti, che con un velo di gratitudine e allo stesso tempo di compassione per il degrado sociale in cui ci ritroviamo. Catania terra dell’Etna, Sant’Agata, desidera divenire sogno d’Europa, come il piccolo Federico vedeva in visione. L’Europa è immensa e i paesi più acculturati sono quelli che rispettano in primis l’ambiente, l’aria, l’acqua, il cibo. Ricordo come fosse ieri l’uccisione dell’Araucaria ad Ognina, un albero secolare cresciuto alla fine del lungomare, era stato causa di morte, nessuno aveva provveduto a segnalarlo, mettere dei limiti, trovare riparo a questa dolorosa perdita, fu l’inizio della mia delusione in questo passaggio. Lungomare Ritrovato, nessuno può liberare, nessuno può imprigionare, possiamo ritrovare la storia dei nostri antenati, la vegetazione mediterranea tra le più belle della nostra costa, se si prosegue per quel lungomare dove l’edificazione è stata fermata, è possibile scovare mulattiere che davvero fossilizzarsi su San Berillo che è bella com’è, se non fosse il contenitore di ciò che non si vuole vedere. Vedo sempre un parallelismo tra i quartieri e la piana di Catania, una terra che viene definita oasi in totale abbandono, dove la nostra gente davvero potrebbe ritrovarsi a respirare quello che era, i nostri ospiti extracomunitari potrebbero godere del lavoro condiviso, produrre ottimo cibo, cercare un canale di vendita oltre a cercare risorse per contenere quello che vivremo in futuro. Cultura è creare dalle cose che non utilizziamo più, come una bottiglia, una batteria, dell’organico, della plastica, della carta, fonte di reddito, curarsi della salute anche dell’aria, stare più attenti a salvaguardare, ripristinare il nostro paesaggio, le nostre ricchezze che non si dimenticano di noi, mentre noi ci prosciughiamo a correre ad una festa perché mondana, quando davvero potremmo respirare una festa continua fatta di sonori pacifici, lentezza che ci spetta, e luce che tende ad illuminare, non accecare. Piazza Europa, la Santissima Madre che accoglieva e accompagnava viaggiatori del mare, ora vede il Corso Italia, alle spalle il suo splendido mediterraneo. Lungomare Ritrovato, macchia mediterranea, Etna, forza, disegni della geometria del tempo, roccia che respira millenni, torri d’avvistamento saraceno, rispetto per dove posate i piedi. Identità non è farne mercato plastico, identità è rispettare l’alito del mare che incontra il passante, non è una pista ciclabile, il divieto alle macchine. Identità è riscoprire dove viviamo, farne patrimonio, ritrovare scorci eoliani da cartolina, offrire no una metropoli, ma la metropoli più passionale e romantica del mediterraneo. Assolutamente essere rigorosi, del rispetto di ogni singolo scorcio che vuol raccontare, non invadere il territorio con superbia economica, lasciargli solo l’occasione di potersi raccontare attraverso la voce silenziosa di chi sa osservare il mare e comprendere che il mare va raccontato.

private collection imprints of peace

Exhibition Contemporary Art Catania 1 Dicembre 6 Gennaio 2019 Palazzo della Cultura

world needs love

st. lucia street imprints malta

Lucia ci dice che la vita è fatta per essere donata. Lei ha vissuto questo nella forma estrema del martirio, ma il valore del dono di sé è universale: è il segreto della vera felicità. L’uomo non si realizza pienamente nell’avere e neppure nel fare; si realizza nell’amare, cioè nel donarsi. E questo può essere inteso anche come il segreto del nome “Lucia”: una persona è “luminosa” nella misura in cui è un dono per gli altri. E ogni persona, in realtà, lo è, è un dono prezioso.

Papa Francesco