Catania 12-12-2007 ore 17 (Il tramonto è uno spettacolo) – Le rotonde evitano che i fantasmi ci inseguono. Le verità sono sempre presenti davanti a noi, aspettano solo, che anche noi lo diveniamo. Più si invecchia e più sono i ricordi dove ci sentivamo vivi. Il nostro vedere è sempre più dormiente, rassicurato da luci apparenti, il nostro sapere viene colmato da scritti stampati in serie.
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STOP ALLO 048 DEGLI OGGETTI
Mostra d’Arte Contemporanea sul rifiuto e malattia – Artista Invitato Claudio Arezzo di Trifiletti
Imprints, imprints ed ancora imprints. Fonte d’ispirazione non sono oggetti, luoghi o persone ma l’energia emanata dalla materia che diviene la traccia sulla quale dipingere la frenetica comunità contemporanea, bombardata quotidianamente dai media. Chiave di lettura delle opere dell’artista, nato a Catania nel 1975, è la cultura underground. La stessa metropoli decantata dall’antropologo Marc Augè, appartenente alla cultura Pop, all’arte informale, al graffitismo di Basquiat, diviene il motivo dominante che guida la vena artistica di Claudio. Per “Stop allo 048 degli oggetti” l’artista presenta due opere: “Il sentimento in tasca”, opera che punta il dito contro il controllo ossessivo delle emozioni; “London Paris”, massima espressione dell’operato artistico di Trifiletti. L’artista ha preso parte ad importanti mostre come “il Terzo salone di Arti Figurative di Parigi”, la “Biennale d’arte internazionale di Roma”, oltre a numerose esposizioni personali.
LE CIMINIERE/CATANIA 17 NOVEMBRE/06 DICEMBRE 2012 – Ideazione e cura Daniela Aquilia
SPAZIO FLUIDO
“SPAZIO FLUIDO”: NUOVA ENERGIA PER CATANIA. di Valentina Raciti
Da oggi in poi lo studio sarà arricchito dall’arte e dalle opere di Claudio Arezzo di Trifiletti, giovane artista 30enne, contrassegnato da una fortissima fede in Dio, che ha viaggiato il mondo, stendendo i suoi teli sulle strade, da Londra a Chicago, passando per Parigi e Barcellona, catturando le impronte dei passanti, come testimonianza che << un corpo in movimento contiene vita, vedendone le tracce nei suoi movimenti, nelle sue impronte>>. A vederlo in mezzo alle centinaia di amanti dell’arte, dai professionisti, agli studenti o semplici curiosi che si trovavano in zona, accorsi a vedere la trasformazione, Claudio Arezzo di Trifiletti, si mimetizza tra la folla, con il completo grigio leggermente gessato e l’occhiale dalla montatura sottile. Le sue opere esposte per lo studio, appartenente ad uno splendido palazzo Liberty del centro di Catania, sono tele in 3D completate da strumenti musicali a corda, materiali di scarto o tele in cortecce di carrubo. <<Anche i professionisti – ha poi continuato l’avv. Gitto – abbiamo bisogno di un’alternativa creativa per contrastare la “freddezza” della nostra professione fatta solo di appuntamenti, telefonate e pile di fogli>>. Allo stesso tempo, lo stesso Claudio Arezzo sentiva l’esigenza che << fosse il momento giusto per un nuovo progetto, una nuova dimensione artistica, perché bisogna vivere ogni ambiente, professionale e non, in maniera consona al bello del genere umano>>. Claudio Arezzo di Trifiletti si è inoltre raccontato in un catalogo dal titolo “L’evoluzione del credo”, una raccolta di dipinti e installazioni dal 2000 al 2009, in cui le sue opere tracciano il senso del percorso compiuto nell’ultimo decennio, iniziato e non ancora conclusosi. L’arte creativa e l’arte forense si riuniscono così, in una grande idea divenuta progetto, dal carico energico incontenibile: questo è “Spazio fluido”, un luogo in cui le idee fluiscono per diventare nuova e rinnovata energia.