Voi mi chiedete cosa mi costringe a parlare? Una cosa strana; la mia coscienza. (Victor Hugo) – Assentarsi, respirare quel profumo che sa di suono. Mi sarebbe piaciuto occuparmi della terra, fare il miele, allevare in libertà, creare stagni e laghi, un grande orto sarebbe stato ristoro, una luna il sipario di una volpe sopra l’albero. (Terre di Martorina) – Il desiderio di fare per dove mi è stato possibile. La voce attraverso il suono. Il segreto dell’universo risiede nelle piccole cose. Ogni giorno metterci l’anima. Dal momento in cui ci si impegna ad essere onesti, inizia l’artista. (Piccole riflessioni) / Ritrovamenti, alchimie, calore di casa. (Catania Visionaria)
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Futuro presente
Venerdì sei, la promessa andava mantenuta, Felcina compagna di scale doveva tornare libera. Un rituale involontario intercede attraverso la fantasia, riflesso della realtà. Quanto è profonda la tana del Bianconiglio c’è da chiederselo dentro il Pozzo di Gammazita, se poi Francesca e Michele preparano puntualmente biscotti e tè per il nostro Paolino, il piccolo miracolo è compiuto. Sogno alimentare di vapore l’interno degli Archi della Marina, congiungere l’acqua dell’Amenano attraverso un impianto democratico, ridare respiro al primitivo.
Finito di piovere gli uccellini tornano cantare, Tullietto ieri non mi dava pace nel buio del mio letto. Sempre nel mio cuore, addolorato ricorderò il meglio di ciò che mi hai lasciato. Per Aspera Ad Astra
Scusa della preparazione della carbonara ne parliamo un altro giorno! Hai visto il sole quanto è freddo? Il cielo quanto è bianco? A volte la notte, quando tutti dormono, temo l’imprevedibile. (Non aver paura)