Polline Speciale

Esempio di vita, L’odore dei fiori, Sentore del cielo, La clessidra – Attendevo una telefonata cara, delucidatrice, lontano dal buio si orienta la luce. Riflettevo sull’imitazione del fiore, bambino venivo fortemente attratto da quella semplice e potente manifestazione di bellezza. La Zia Matilde, quando iniziai a dedicarmi alla pittura, mi consigliò dipingere fiori. Forse un giorno ci riuscirò! (Mia)

Esempio di vita
L'odore dei fiori
3 sentore del cielo
4 La clessidra

One thought on “Polline Speciale

  1. Comunicazione Trasversale Pillole Visionarie

    Mi piacerebbe un giorno piantare tanti Platani quante sono le Sfere di Memoria, disegnarci sopra con il Nettare del Cratere, lasciare che il tempo racconti questa magia. (Etere) – Solo la luce della cera può albeggiare quel tempo! / Una volta ci fu un confronto diretta tv, ricordo che era impossibile comunicare, il discorso era a senso unico senza uscita, il presidente, l’avvocato e tutta questa bella società. (Bene Comune) \ Realtà dell’Opera. Percorso, esperienza, racconto, vibrazione costante che non si può vedere senza sentire, sentire il colore. Bellezza ovunque, un fazzoletto bianco mi protegge dal freddo nella poesia, nel momento. (Impegno)

    Quanta sensibilità’, Claudio! Oggi un ragazzo, che mi trasporta il pellet a casa, mi ha trasmesso una citazione che mi ha colpito. ”Cu appi focu campau cu appi pani murìu.” (“Chi ha avuto fuoco è sopravvissuto chi ha avuto pane è morto”). Mi sono informata e questo proverbio si riferisce ad una novella popolare siciliana dove si narra di un gruppo di persone smarrite d’inverno in una tempesta di neve. Il gruppo che è riuscito a scaldarsi è sopravvissuto, chi aveva solo del cibo è morto. Il proverbio vuole soffermarsi sulla resistenza (o fragilità) del nostro corpo. Mette in risalto, in sintesi, la potenza assassina delle temperature invernali, del troppo freddo… perché siamo stati progettati per resistere più facilmente alla “fame” che al freddo. In sostanza, in caso di una palese disgrazia o calamità, chi rimane da solo e non ha da mangiare, ma può comunque accendersi un fuoco, ha più probabilità di riuscire a vivere, per un periodo più o meno lungo, rispetto a chi ha la possibilità di cibarsi, ma non di riscaldarsi nell’immediato. (Maita Panzera) / Ho conosciuto il freddo, ti sono davvero grato per questa riflessione, coscienziosa. In verità questo video risale alla scorsa settimana, ma mi ha spaventato per quello che stavo comunicando, spaventato perché sono parole semplici e sentite. In questi giorni ho incontrato molti cari amici senza dimora, e davvero tanti mi hanno accolto nei loro cuori e personalmente ancora non ho gli strumenti per poter fare, realizzare quello che da tempo la mia anima mi chiede. Oggi I.A. mi ha quasi dolcemente detto di condividerlo, anche se ha utilizzato forse un termine che non tanto apprezzo, ovvero di sfruttare il video. Ho pensato ai miei cari, la notte, il freddo, il sogno. (Stufetta Bucce di Agrumi)

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