Incomunicabilità, programmi farciti di futile vanità, parole svuotate di contenuto in memoria dell’apparenza. Preconfezionamento dell’ego nella solitudine della palude, moltitudine di eventi nella confusione dell’azione. Astrattismo del reale, travestimento indefinito. Il fondamento di alimentazione reciproca del flusso sono conquiste rare. Emarginati i folli dalla reale follia. Dovremmo tutti amarci, riconoscerci come uno, comprenderci come base del quotidiano. Progresso Regresso. Origine della parola, Ti voglio bene (Paolino)
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primitive worlds
Fortino Catania, Piazza Battaglia di Palestro – Piantare alberi allunga la vita. Alberi, hanno la capacità di rallentare il tempo. La coscienza si è evoluta nella dormienza di molta umanità. Mondo Vegetale prende consapevolezza, radici intercedono tra terra e cielo. (1mqdb)
Ogni giorno è Natale (Le mie stelle). Quando ci scambieremo un pugno di terra le nostre rose saranno fragranza al geometrico vigneto.
Diario di un fallimento. La carta diviene cenere, lo spirito si rinnova. Ambasciata Planetaria Rispetto Pianeta, Ospedale Santa Marta.
the imaginary park
Non mi dite che non ci siano responsabilità terrene che non conoscano il futuro!
Lontano dai fuochi d’artificio, Oasi del Simeto. Catania – Credo che innaffiare gli alberi in città sia un passo avanti. Autobotti comunali, anche i vigili del fuoco potrebbero la notte contribuire alla salvaguardia. Le due fontane di Piazza Giovanni Verga, due sculture di marmo, le vasche erano sprovviste di acqua, pensavo ninfee e carpe, edera dentro il Parco Immaginario, Visione che tutto salva.
Centrali del Latte. Emergenza Rifiuti non viene presa in considerazione. Riutilizzo, contribuisce non solo ecologicamente. Siamo piombati in un mondo di aperitivi e aria sempre più malsana, l’armonia risiede nel verde, nella terra e in tutti gli elementi.
Respiro Viscerale
Etna – I boati erano lenti, singoli Istanti immediati, chi siamo noi? Miseri esseri in questa terra.
Viviamo il Parco – Giovedì 17, Cercheremo prendere consapevolezza del Pianeta, dei suoi equilibri, mapperemo un albero con tante piccole campanelline. Anticamente si credeva che per richiamare l’attenzione Celeste bastasse suonarle intonate da un pensiero consapevole. Mediteremo con i piccoli guardiani le impronte missionarie, cospargeremo l’etere circostante di piccoli suoni armonici, che insieme ricorderanno l’antica saggezza dell’affidamento alla Misericordia. Catania, Madre Teresa di Calcutta