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Catania – giovedì 22 marzo 2012 ore 18.30
Non credo di essere il pittore della domenica, non canto e non ballo, mi nutro di domande, da sempre sono stato attratto da tutti gli elementi, isolato in un mondo infinito, ho sempre fatto ciò che ho sentito. Ho eseguito un calcolo senza numeri apparenti, ho giocato per campi inesistenti, mi sono sempre scontrato col giudizio di chi ha usato solo gli occhi per vedere, mi sono addormentato per capire, mi sono svegliato per soffrire. Ho sofferto per gioire, ho scavato, mai ho sotterrato, tutto in me ho portato, gioie dolori e ricordi sono ciò che ho edificato. Dai vizi ho appreso le virtù, mi sono travestito da lupo per convivere con i lupi, ma poi il vestito si è invecchiato e il freddo mi ha gelato, alla ricerca di calore la missione mi ha portato, e dentro una nuova visione mi sono ritrovato. Da istinto sono nato, per discoteche sono andato, clubs e ritrovi ho frequentato, e poi un giorno in India sono volato, e al mio rientro ho ascoltato ciò che avevo meditato. Avevo voglia di raccontare ciò che sarebbe stato, ma non sapevo come dare voce al silenzio che sempre ha consigliato. Percorsi Metropolitani, Coscienza, Percorso Inverso, Interiore, Sorrisi Dipinti, Imprints, Pace a tutti, performance installazioni e video, Polvere, Evoluzione del credo, Lasciare il paesaggio libero, attraverso singole parole ho veicolato un messaggio.
Bene Merentibus, To the Well Deserving.
Nel mio ascoltare non desidero inquinare, e per questo mi muovo con prudenza onde evitare inganni e menzogne, desidero democrazia e non mediocrazia, non posso permettermi beneficienza ma nel mio piccolo mi adopero nella magnificenza, ho creato grazie all’aiuto di chi in seguito è stato condannato, il mio percorso è ricco di protocolli, domande e richieste, per poter fare, poter coltivare un giardino appartenente a tutti, ma poiché io non appartengo a nessuno, quel qualcuno ha deciso di sottrarmi il mio avvenire, come dire al vento di non soffiare io ho continuato a creare, e così non ho rinunciato a coltivare.
Coltivare sempre un sogno, un battito lento, un nuovo rinascimento, un ritorno alla natura e al suo tempo, alla luce che suona, al calore che vibra. Forse parole astratte, ma non cerco confusione, odio solo la rassegnazione, credo alla protesta fatta con la testa, ma questa desidero sia una grande festa.
Giornata mondiale dedicata ad un bene insostituibile: l’Acqua, all’interno dello Spazio Fluido in Viale XX Settembre 28, in contemporanea all’esposizione delle ultime opere di Claudio Arezzo di Trifiletti, verrà presentato il progetto “Italy needs love”, sequenze di immagini volte a creare un documentario artistico o a comporre un corto subliminale, il cui fine è scrutare le opere nei particolari del patrimonio culturale del nostro paese.
Esiste anche un sistema che unisce più professionisti in un unico pensiero che reagisce costantemente attraverso un incontro dettato dal tempo.
CATANIA NEEDS LOVE
2008 Piatti
Il messaggio racchiuso in questa raccolta di piatti ad edizione limitata è simbolo di un’alleanza invincibile che chiamo amicizia. E’ lo specchio riflesso di anni imperdibili che tre ragazzi custodiscono gelosamente. Amore e Amicizia si fondono e si trasformano in un divenire di eventi che li fortifica. Le loro vite intrecciate sono rese magnifiche dall’opera di Claudio Arezzo di Trifiletti, e adesso sono finalmente immortali. (Valentina)
2004 Dessin
2004 Designer
INSHALLAH
Accendo una lampada, sono dentro la mia stanza, mi connetto alla rete, scarico il mio sentore, non mi importa giudicare, provo dolore per la morte, sia del bianco che del nero, mi piace la rivoluzione, mi dispiace la barbarie.
Chi di vita viene privato può essere martirizzato, perché non processato. Provo dolore per la guerra e le sue barriere, per le armi e le sue bandiere. Come un bimbo, sono arruolato nell’esercito dell’Immacolato, ho peccato ed ho imparato a riflettere sul sotterrato. Da lontano vedo luoghi, che vicino mi sembrano fuochi, è arrivata la notizia, tutti insieme la leggiamo, ma se poi ci ritroviamo sempre soli rimaniamo. Il giudizio è rinato per condannare chi carnefice vuol restare, ma il cuore ha bendato chi gli occhi non vuole usare. Per guardare c’è rimasto un imbuto di dolore, un dolore sempre nato da coloro che non hanno amato.